“L’ è na bogada” letteralmente “è un bucato”

Un detto bresciano per indicare un’azione lunga e faticosa dice “L’è na bogada” ossia , tradotto letteralmente…”E’ un bucato”. Fare il bucato un tempo infatti richiedeva tempo, fatica e molto dispendio di energie, naturalmente da parte delle donne. C’era chi lo faceva per sè e la propria famiglia ma c’erano anche le “lavandaie” di professione che, generalmente una volta al mese si prestavano a fare il bucato ai più abbienti. C’era chi lo faceva in casa ma spesso si andava al canale o ai lavatoi pubblici e lì c’era spesso la corsa a chi arrivava a occupare il posto migliore. L’operazione richiedeva più giorni. C’era infatti prima l’insaponatura, poi si passava e si ripassava con acqua e cenere la biancheria e, da ultimo si stirava il tutto col ferro a carbone o scaldato sulla piastra bollente della stufa. Un lavoro davvero massacrante e solo l’avvento della lavatrice libererà la donna da questa incombenza. Del lavoro delle nostre antenate ci sono rimaste alcune foto , come questa dal titolo “Il bucato – Borno 12 ottobre 1920 – dell’Archivio del Seminario di Romanistica, Berna” che le ritraggono con gli strumenti da lavoro: secchi, paioli, ceste, asse in legno…Quanta tenerezza care povere donne di un tempo antico…..

9 COMMENTI

  1. mia mamma era una di quelle lavandaie!sia ala famiglia del comandante dei carabinieri in piazza tebaldo brusato,che da lla sig. gasperini in via musei,a mia zia,a piazzetta s. giorgio e x noi in casa.Poi è toccato a me x la mia famiglia,non c’era la lavatrice ,ma i lavatoi(in via s. clemente e in piazza tebaldo brusato.

  2. Lavatoi pubblici che una volta c’erano anche fra via Battaglie e vicolo due Torri, davanti all’entrata dell’oratorio di San Giovanni, ora ci han fatto un negozio cancellando in modo disgustoso un pezzo di storia bresciana, per far diventare la zona un ghetto di extra comunitari poco raccomandabili.

  3. Si legge che il lavatoio era luogo di socializzazione, come pure di pettegolezzi, era Tribunale e Consiglio Comunale.Sto cercando testi di letteratura, poesia e saggi che parlino di lavatoi e lavandaie. Mi interessano anche storie, foto, aneddoti arrivati a noi anche solo verbalmente.
    Ringrazio chi volesse suggerirmi racconti oppure titoli ed editori. Grazie

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